TechnoSpace (A.s. 2022/2023 2023/2024)

Il progetto, presentato dall’ITT Marconi di Rovereto al bando CARITRO “sperimentazione didattica”, nasce dal confronto tra scuola e FBK sulla necessità di formare tecnici più adeguati a gestire la complessità del mondo del lavoro, con particolare attenzione al settore manifatturiero. La possibile soluzione che si andrà a sperimentare è supportata da due esperienze maturate in FBK. La prima è quella dei tecnici che operano sulle complesse attrezzature presenti nelle clean room necessarie alle micro e nanotecnologie, la seconda è quella maturata in FBK di propri modelli originali e innovativi per la scuola secondaria di secondo grado.  Grazie alle proficue collaborazioni esistenti tra FBK, UniTN e Infn/Tifpa sul tema Spazio, la soluzione proposta si ispira proprio a questo settore strategico e può contare anche al supporto dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e del Politecnico di Milano.

Sintesi del progetto
Il progetto sperimenta l’inserimento, nei programmi di studio dell’ITT Marconi, di elementi caratterizzanti le tecnologie spaziali con l’obiettivo di formare un nuovo tecnico ad alta integrazione, figura cruciale per accompagnare la crescita di sistemi sociotecnici ad elevata complessità. Si tratta di un approccio innovativo orizzontale che, con la realizzazione di alcuni sottosistemi costituenti un nanosatellite, possa integrare i saperi disciplinari tipici degli attuali indirizzi di informatica, automazione e meccatronica. L’approccio metodologico seguito è quello dell’Engineering Design Process (EDP): una didattica progettuale ai confini tra il Problem Based Learnig (PBL) e il Design Thinking.

Contesto del progetto
Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e richiede figure professionali sempre nuove in grado di soddisfare le esigenze delle imprese. Al diplomato sono sempre richieste competenze professionali specifiche, ma diventa via via più rilevante saper utilizzare gli strumenti acquisiti nella soluzione di problemi complessi che richiedono la gestione di tematiche interdisciplinari e modalità di lavoro cooperativo. Il progetto ha individuato nelle tecnologie spaziali un ambito didattico in grado di veicolare contenuti e competenze in modo accattivante, motivante e coinvolgente. Lo spazio è stato definito come la nuova frontiera della conoscenza e quindi della ricerca scientifica oltre a quella dello sviluppo e dell’economia del futuro. Secondo il “G20 Space Economy Leaders Meeting 2021” tenutosi a Roma a settembre 2021, la Space Economy, può essere perno centrale del sistema-Paese dei prossimi anni. Si stima infatti gli investimenti porteranno a un aumento di almeno il 20 per cento del numero degli addetti allo spazio in Italia. L’istituto Marconi ha da sempre affermato la sua vocazione nel settore delle tecnologie e delle scienze, con una particolare attenzione all’innovazione permanente, come dimostra la storia dell’istituto fin dalla sua nascita. Il progetto TechnoSpace in questa in questa traiettoria, dopo il periodo segnato dalla pandemia, vuole rilanciare e riaccendere la motivazione degli studenti, e anche degli insegnanti, attraverso nuove attività applicative di alto livello, tecnologicamente avanzate, di stretta collaborazione e lavoro di squadra. Il sostegno della Fondazione Bruno Kessler, ente di ricerca già all’avanguardia nella sensoristica per applicazioni spaziali, rafforza la scelta dello scenario formativo individuato e di come queste tecnologie possano formare nuovi tecnici “integrati”. Si tratta di un percorso immerso in una comunità locale arricchita dalla presenza delle attività spaziali condotte da UniTN, la cui partecipazione completa lo scenario formativo.  

IDEA DI CAMBIAMENTO che si intende realizzare attraverso la sperimentazione  
L’ITT Marconi sta predisponendo, per l’anno scolastico 2023-2024, l’avvio di un nuovo corso di diploma quadriennale per formare un tecnico dalle competenze altamente integrate. Ciò comporta una completa revisione di metodologie e aggiornamento di contenuti. TechnoSpace costituirà un lavoro propedeutico di sperimentazione della metodologia Engineering Design Process, puntando all’ampliamento dell’aspetto tecnico e potenziando quello scientifico in un quadro aggiornato allo stato dell’arte. Verrà posta attenzione anche all’intreccio tra le discipline “di indirizzo” e quelle tradizionalmente umanistiche. Nelle attività laboratoriali verranno applicate anche le cosiddette competenze trasversali, sociali e di vita, che sono inestricabilmente attivate dentro il flusso di lavoro, come previsto dalle fasi dell’Engineering Design Process. Dopo il periodo pandemico si avverte sempre una maggiore necessità di stimolare e potenziare tre aspetti: • il Pensiero critico: i contenuti particolarmente innovativi legati alle tecnologie spaziali, favoriscono un vivace spirito critico di analisi e sintesi lungo tutto il progetto in un’ottica di miglioramento continuo; • il Pensiero creativo: la creatività si manifesta nel momento in cui si affrontano nuovi problemi, e a seguito di acquisizione di conoscenze specialistiche, si costruisce un campo d’azione proprio dello studente. • Il Teamworking tra docenti e studenti. Si tratta contribuire alla creazione di un profilo innovativo “a banda larga” che tende a formare tecnici ad alto livello di competenze trasferibili e al tempo stesso ad alto livello di specializzazione. In tal senso alle conoscenze di base si aggiungono le competenze tecnologiche e le soft skills necessarie  

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